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Con una nuova lettera aperta indirizzata al Sindaco di Molfetta, agli Assessorati ai Lavori Pubblici e Ambiente eal Settore Lavori Pubblici 12realtà del nostro territorio (Legambiente, WWF, LIPU, Archeoclub, Università Popolare Molfettese, Centro Studi Molfettesi, Associazione Magna Graecia, Comitato di Quartiere Madonna della Rosa, Fiera delle Autoproduzioni, Gruppo di Acquisto Solidale, InCoe LAC Puglia), da sempre vicine ai temi ambientali e culturali, chiedono, a seguito dell’incontro pubblico tenutosi al Comune giovedì 18 aprile 2024, all’Amministrazione,di adoperarsi per produrre una variante al progetto di riqualificazione di Lama Martina che tenga conto delle osservazioni inviate sino ad ora e del pareredell’Autorità di Bacino che ribadiscono la necessità di delocalizzare le strutture a servizio del costruendo parco,con i relativi allestimenti,all’esterno della Lama.
Il parere dell’Autorità di Bacino conferma tutti i nostri dubbi di questi mesi in merito al progetto presentato dall’Amministrazione il 25 maggio 2023 e ribadisce la necessità, attraverso la salvaguardia idraulica, di tutela della parte naturalistica e avifaunistica,riducendo al minimo l’impatto delle strutture da realizzarsi.
Un nuovo tavolo istituzionale, nelle nostre intenzioni, dovrà ripartire dalla variante al progetto.
Le realtà firmatarie della lettera, nello spirito propositivo che le ha sempre contraddistinte, oggi più che mai, sono convinte che sia possibile costruire un’altra idea di parco che tuteli tutti gli ecosistemi presenti al suo interno.
Molfetta, 28 maggio 2024
Circolo Legambiente Molfetta “Giovanna Grillo”, WWF Molfetta, Gruppo LIPU Molfetta, Archeoclub d’Italia – Sede di Molfetta “G.M. Giovene”, Università Popolare Molfettese, Centro Studi Molfettesi, Associazione “Magna Graecia”, Comitato di Quartiere “Madonna della Rosa” – Comparti 4/5/6/7/8/9, Fiera delle Autoproduzioni, Gruppo di Acquisto Solidale “Nestor Machno”, InCo Molfetta, LAC Puglia
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Nello spirito che ha sempre animato il circolo Legambiente di Molfetta, ovvero, la tutela degli ecosistemi originari ancora esistenti e la divulgazione delle loro peculiarità, abbiamo invitato il prof. Marcello Mastrorilli, dirigente di ricerca CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria), uno dei massimi esperti a livello nazionale e non solo dei sistemi di coltivazione in ambienti caldo-aridi, ad una passeggiata a Lama Martinaper spiegarci come il rapporto tra la natura esistente e l’intervento umano sia sempre stato mosso dal reciproco rispetto.
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Il 26 gennaio scorso, la ditta Termica Progetti Srl di Santo Spirito ha iniziato i lavori di riqualificazione del Parco di Lama Martina. I lavori per il “Progetto di Attivazione funzionale del Parco di Lama Martina e integrazione con il tessuto urbano consolidato”, finanziati con fondi PNRR, dovranno concludersi entro un anno.
In questa prima fase del progetto la ditta interverrà sul recupero e la rifunzionalizzazione dei tre manufatti già presenti nella Lama, muretti a secco, pagliai e lavori di taglio e potatura del verde.
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“La zona Asi di Molfetta vedrà a breve i lavori per interventi di salvaguardia idraulica per 13 milioni e 361mila euro, altri 13 per la zona Pip, mentre i lavori del nuovo porto commerciale procedono spediti da cronoprogramma. È necessaria l’espansione e l’assegnazione dei suoli da parte dell’Asi perché Molfetta rappresenta l’avamposto naturale, logistico e strategico dello sviluppo industriale del Barese”.
Queste dichiarazioni, contenute nel comunicato dell’amministrazione Minervini, pubblicato venerdì 5 novembre (https://www.comune.molfetta.ba.it/vivere-il-comune/attivita/notizie/item/minervini-risponde-a-pate-e-molfetta-l-avamposto-naturale-e-strategico-per-l-espansione-della-zona-asi), spiegano perfettamente la percezione che le nostre classi dirigenti hanno delle criticità ambientali del territorio.
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