Il 25 settembre la campagna di Legambiente a Molfetta.
Appuntamento al Liceo Scientifico, ore 9.
Legambiente: ‘Le nostre campagne, come casa nostra’.

2016 PuliamoMondo

Nel 1993 Ian Kiernan e Kim McKay proponevano di trasformare Clean-up Australia in una campagna internazionale contro il degrado e per la cura di tutti i territori del mondo. Da allora, milioni di volontari di 120 Paesi, in occasione di Clean-up the World, ripuliscono parchi, spiagge, sponde fluviali, boschi: ambienti comuni che, per incuria dei più, sono vittime di sporcizia e abbandono. L’operazione è concreta (i volontari si dotano di ramazze e si danno da fare), ma anche simbolica: un impegno per il futuro o almeno per il nuovo anno, dopo le vacanze. In Italia, l’iniziativa prende il nome di Puliamo il mondo ed è coordinata, a livello nazionale, da Legambiente.

Il Circolo Legambiente di Molfetta “Giovanna Grillo”, con il patrocinio dell’amministrazione comunale e in collaborazione con ASM, aderisce alla campagna e invita tutti i cittadini a partecipare all’evento che si terrà domenica prossima, 25 settembre. Appuntamento alle 9, all’altezza del liceo scientifico, per raggiungere l’area dove si svolgeranno le operazioni di pulizia (Piscina Stammina in zona di Torre Pettine).
‘Tra le aree di Molfetta che più soffrono il degrado – precisa Legambiente – abbiamo scelto una zona del nostro agro”. Perché? “Negli ultimi mesi le campagne sono state oggetto di un’inaudita aggressione da parte di cittadini incivili che, lungo i parieti o fra i terreni, hanno depositato e continuano a depositare i loro rifiuti forse pensando, così, di sfuggire alla modalità di conferimento ‘porta a porta’. Incomprensibilmente, alcuni ritengono più comodo trasportare fino in campagna la spazzatura piuttosto che organizzarsi al meglio, in casa propria, per rispettare le norme”.
Del resto, non è solo una questione di regole: ne va della bellezza del nostro territorio.
Per questo, anche quest’anno, subito dopo le operazioni di pulizia, Legambiente mostrerà ai partecipanti un angolo, forse non troppo conosciuto, delle nostre campagne: si tratta dell’albero monumentale denominato “Ulivo di Antignano”, un esemplare di ulivo alto otto metri dal tronco enorme e frammentato, la cui età si aggira intorno ai 400 anni. L’albero sarà raggiunto a piedi e la visita sarà guidata da un’esperta in scienze forestali, la dott.ssa Antonella Puddu, e da uno studioso di botanica e storia del paesaggio molfettese, prof. Rocco Chiapperini. Sarà questa la prima di una serie d’iniziative organizzate, quest’autunno, dal Circolo Legambiente per la conoscenza delle specie arboree di pregio presenti nell’agro molfettese.