Goletta Verde 2014 a Molfetta. L'ultima spiaggia. Benvenuta area marina protetta di Torre Calderina.
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Molfetta, 25 luglio 2014
L’ultima spiaggia, 2004-2014.
Domani Goletta verde a Molfetta (unica tappa in Provincia di Bari).
In programma un incontro pubblico
sull’Area marina protetta Grotte di Ripalta-Torre Calderina.
Legambiente spiega le ragioni dell’iniziativa:
‘Oltre ogni polemica, un’occasione unica per il nostro mare’.
Dieci anni fa, Legambiente assegnava alla città di Molfetta la bandiera nera. Cos’è cambiato da allora? Non molto. Anzi. La ‘valle di lacrime’, che storicamente contraddistingue la costa molfettese e il nostro mare, non accenna a prosciugarsi. Eppure non serve arrendersi. Bisogna provarci, ancora. Legambiente riparte da un angolo di mare per anni dimenticato. E forse, proprio per questo, rimasto indenne da lottizzazioni edilizie: l’area di Torre Calderina tra Molfetta e Bisceglie. Un’area che, già dieci anni fa, era al centro dell’attenzione del circolo Legambiente di Molfetta.
“Dopo aver combattuto, anche in sedi giudiziarie, contro l’illogico tentativo di edificare un villaggio turistico (Ho.ri.ba.), promuovemmo un concreto progetto di riqualificazione dell’area, provando a dimostrare che l’alternativa al degrado non è per forza il cemento”, ricorda Giovanna Grillo, presidente del Circolo Legambiente di Molfetta. A quel progetto, nel quale Legambiente crede ancora (nonostante l’inerzia politico-amministrativa di questi anni), si è aggiunta oggi una seconda opportunità: l’istituzione dell’area marina protetta Grotte di Ripalta-Torre Calderina, un’iniziativa il cui iter di perimetrazione è stato da poco avviato presso il Ministero dell’Ambiente con il supporto di Ispra.
“L’Area Marina Protetta – spiega Giovanna Grillo – favorirebbe una nuova ‘visione’ del litorale tra Molfetta e Bisceglie. Tuttavia, essa non deve apparire come un ‘fiore all’occhiello’ mal riposto, in una zona in cui vari e noti problemi, ad oggi, purtroppo permangono”. Lo stesso progetto di realizzazione di condotta sottomarina, per lo sbocco a mare dello scarico dei quattro depuratori che insistono sull’area, non può essere considerato, sic et simpliciter, un ‘tocca-sana’ sufficiente a risolvere i problemi di inquinamento delle acque, problemi derivanti piuttosto dal cattivo funzionamento degli impianti di depurazione (basti ricordare che la stessa Legambiente ha presentato, nelle sedi ufficiali, osservazioni ed esposti proprio in merito all’impatto della condotta sottomarina e delle opere connesse).
Perché, allora, l’Area Marina Protetta? Non solo per salvaguardare l’esistente, ma anche e soprattutto per risanare e ripristinare peculiarità naturalistiche messe a durissima prova negli ultimi anni. Che cos’è rimasto, ad esempio, del pregiato Posidonieto, che caratterizzava l’area, dopo i lavori per la realizzazione del nuovo Porto?
Di questo (e di altro) si parlerà domani, presso la Banchina Seminario (Duomo di Molfetta) dove attraccherà Goletta Verde. Alla tavola rotonda, in programma alle 19.30, interverranno: Francesco Boccia (Presidente della Commissione Bilancio, Camera dei Deputati); Angela Barbanente (Vicepresidente Regione Puglia); Paola Natalicchio (sindaco di Molfetta); Francesco Spina (sindaco di Bisceglie); Sebastiano Venneri (Responsabile Nazionale Mare Legambiente); Feliciana De Trizio (Legambiente Molfetta). Il dibattito sarà moderato da Francesco Tarantini (Presidente Legambiente Puglia).
Durante il dibattito saranno presentati i dati del monitoraggio delle acque antistanti il litorale di Molfetta. Inoltre, saranno proiettati filmati inediti che registrano lo stato dell’ambiente sottomarino dell’istituenda Area Marina Protetta Grotte di Ripalta-Torre Calderina (a cura di Legambiente Molfetta).
Circolo Legambiente di Molfetta
Spiagge pulite 2014
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8 giugno 2014
Clean Up the Med: Spiagge e fondali puliti a Molfetta
L’iniziativa si terrà domenica 8 giugno, alle ore 9 (località Prima Cala)
Puliamo il mare. Il circolo di Legambiente di Molfetta rinnova l’appello, anche quest’anno, con l’operazione Clean up the Med, Spiagge e Fondali puliti.
Al fianco di Legambiente, altre cinque associazioni di volontariato (Agesci, Cngei, Scout d’Europa, Circolo della Vela Nucleo Sub, Misericordia). Il Comune di Molfetta e l’Asm patrocinano l’operazione; collabora anche la Capitaneria di Porto di Molfetta che sovrintende allo svolgimento in sicurezza delle operazioni subacquee.
“Si tratta di una storica campagna di Legambiente”, spiega la presidente del circolo, Giovanna Grillo. “La salute del mare passa, naturalmente, anche per la sua pulizia, tenuto conto che il beachlitter (il rifiuto da spiaggia) è ormai diventato una vera emergenza”. I monitoraggi più recenti, effettuati da Legambiente Nazionale, descrivono una situazione preoccupante. È la plastica il nemico quantitativamente più ingente (oltre il 65%): dalle bottiglie agli shopper, dai tappi al polistirolo, ai secchi, alle stoviglie usa e getta. Poi, i mozziconi di sigaretta, i rifiuti sanitari (cotton fioc, assorbenti, preservativi, blister), i materiali edili. Materiali, tutti, pericolosi per la salute del mare e della sua fauna: accade sempre più spesso che gli animali muoiano per soffocamento dovuto all’ingestione accidentale di rifiuti. Inoltre, le microplastiche ingerite dagli organismi acquatici sono la causa principale del disequilibrio della catena alimentare e dell’intero ecosistema marino.
“È importante che la città recepisca questo momento non solo nella sua valenza simbolica, ma anche come opportunità di riflessione sui problemi, globali e locali”, prosegue Giovanna Grillo.
La situazione della costa di Molfetta non è mutata negli ultimi anni. Gli accessi al litorale, la fruizione delle spiagge pubbliche (comunque troppo esigue), i piccoli e grandi abusi, al di là di qualche eccezione, permangono, rendendo difficile la vita del mare e quella dei cittadini che vorrebbero fruirne.
Circolo Legambiente di Molfetta
Altrove. Una trasposizione teatrale del romanzo "Pane e Amianto" di Giuseppe Armenise.
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Altrove.
Una trasposizione teatrale del romanzo "Pane e Amianto" di Giuseppe Armenise.
Il “Caso Fibronit” e il rapporto tra inquinamento ambientale e mondo del lavoro. Una trasposizione teatrale del romanzo “Pane e Amianto” di Giuseppe Armenise. Con il contributo di Fondazione per il sud (Bando Sostegno a Programmi e Reti di volontariato 2011), all’esito di attività di Forum Teatrale nella regione Puglia.
Un produzione Legambiente Puglia, Legambiente Molfetta e Teatri di Pace.
Scritto e diretto da Alessandra Lanzillotti. Con Mino Decataldo.
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