Smog e polveri sottili: Molfetta tra le peggiori in Puglia
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A gennaio, i rilevamenti dell’Arpa segnalano il superamento dei valori massimi
Quanto è inquinata l’aria di Molfetta? Parecchio, stando ai rilevamenti dell’Agenzia Regionale per l’Ambiente della Puglia. Che segnala, per il solo mese di gennaio, ben cinque giorni di superamento dei valori massimi consentiti di Pm10 (le cosiddette ‘polveri sottili’, tra gli inquinanti dell’aria più pericolosi per la salute). La legge nazionale prevede un valore soglia (50 microgrammi per metro cubo) e, inoltre, un numero massimo di ‘sforamenti’ all’anno (trentacinque), superati i quali si è tecnicamente fuori legge. A Molfetta, dunque, considerati i risultati del primo mese di quest’anno, esistono purtroppo tutte le premesse perché questo valore annuale sia raggiunto e superato.
Quale futuro per il Parco di Mezzogiorno?
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Con una lettera aperta indirizzata al Sindaco di Molfetta, alla Giunta e ai Dirigenti dei Settori Territorio, Lavori Pubblici e Innovazione, il circolo Legambiente “Giovanna Grillo” chiede la convocazione di un tavolo di co – progettazione, finalizzato a definire nuove proposte di gestione del parco “Baden Powell”.
La Zona Industriale tra abbandono e rifiuti
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“Attraversando la Zona Industriale di Molfetta, spesso s’incontrano più rifiuti che operai, ma se ne percorriamo i margini, laddove campagna e fabbrica convivono a fatica, lo scenario di fronte ai nostri occhi cambia radicalmente e lo sguardo si posa sulla distesa di oggetti abbandonati, ormai parte integrante di quel paesaggio”.
Potrebbe essere l’inizio di un fumetto o di un film di fantascienza, ma non c’è nulla di immaginario nello scenario che ci troviamo di fronte quando percorriamo Via dell’Arte Bianca..
Una lunga distesa di rifiuti ne solca i lati. Alcuni di questi vengono bruciati.
Come circolo Legambiente di Molfetta abbiamo segnalato l’area al Comune e ai Vigili Urbani, suggerendo l’uso di fototrappole lungo la via.
Questo episodio conferma che la nostra Zona Industriale, per dimensioni e presenze, ha lo stesso impatto della città di Molfetta per quanto riguarda la produzione e la gestione dei rifiuti, con ulteriori criticità per l’ASM.
E’ necessario che il servizio di raccolta venga potenziato sia investendo in impianti e personale qualificato sia attuando politiche di educazione ambientale e prevenzione coinvolgendo anche gli altri comuni della S.A.N.B. (Servizi Ambientali Nord Barese), ovvero, Bitonto, Ruvo, Terlizzi e Corato.
Molfetta, 20 ottobre 2021
Il presidente del circolo Legambiente di Molfetta “Giovanna Grillo”
Marco Di Stefano
Il “Terminal” delle nebbie
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Successivamente alla pubblicazione della delibera di giunta n. 186 del 23 settembre 2020 con cui il Comune di Molfetta ha riconosciuto il pubblico interesse al progetto del terminal ferroviario che dovrebbe collegare il porto commerciale (ancora in costruzione) alla zona industriale, non è arrivata alcuna comunicazione sull’esito della conferenza di servizi, convocata il 22 febbraio 2021 dall’ amministrazione per discutere questo progetto, promosso dalla società ISTOP SPAMAT Srl, alla presenza della Regione Puglia e degli enti invitati.
Le evidenti criticità dell’area in cui il terminal dovrebbe sorgere, soggetta alla tutela del P.A.I. (Piano di Assetto Idrogeologico), in quanto ad altissimo rischio idrogeologico e il costo dell’opera (70 mln di €) avrebbero meritato un più ampio coinvolgimento della comunità, cosa che sino ad ora non è avvenuta.
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